ARMERIA REALE
Di queste armi, ammirabili per fabbricazione e per ornamento del metallo con disegni e sculture in basso od alto rilievo o in incavo e dorature e lavori d’agemina, ricchissima è la Reale Armeria.
Davide Bertolotti, 1840
L’organizzazione venne affidata a Vittorio Seyssel D’Aix, capitano di artiglieria e primo direttore dell’ “Armeria Antica e Moderna” che verrà inaugurata nel 1837. Gli oggetti provenivano inizialmente dagli Arsenali di Torino e Genova e dalle raccolte del Museo di Antichità. Ad essi furono aggiunti esemplari acquistati nel mercato antiquario, tra cui l’importante collezione dello scenografo milanese Alessandro Sanquirico (1833) e la cospicua raccolta appartenuta alla famiglia bresciana Martinengo della Fabbrica (1839). Nel 1840 il Museo si dotava del suo primo catalogo che descriveva 1554 oggetti e conteneva una serie di riproduzioni litografiche utili a favorirne lo studio e la promozione.
Con l’avvento della Repubblica nel 1946 l’Armeria – fino ad allora alle dipendenze del Ministero della Real Casa – diventa museo statale.
Dopo una serie di lavori di riallestimento e restauro portati a termine nel 2005 è stato ripristinato l’assetto storicizzante della collezione improntato a criteri di stampo scenografico. L’Armeria possiede attualmente più di 5.000 oggetti che spaziano dalla Preistoria all’inizio del Novecento, tra i quali uno dei più importanti nuclei è costituito dalle armi e armature cinquecentesche. All’Armeria è anche annesso il Medagliere Reale, destinato a raccogliere, nei preziosi mobili palagiani, la collezione di monete e una selezione di antichità classiche e oggetti preziosi di Carlo Alberto.