L’altare della Sindone mostra ancora i segni dell’incendio che devastò la Cappella l’11 aprile del 1997. Le grandi e complesse impalcature del cantiere architettonico ne hanno, infatti, finora impedito il restauro. Lunedì 9 marzo avranno inizio i lavori di recupero cofinanziati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Art Bonus 2018, dalla Fondazione Specchio dei Tempi – La Stampa e dalla Compagnia di San Paolo.
I lavori sono stati affidati al Consorzio San Luca di Torino, vincitore della gara a procedura negoziata ai sensi dell’art. 63 del Dlgs 50/2016 s.m.i., coordinati dall’architetto Marina Feroggio, Responsabile Unico del Procedimento e Direttore dei Lavori.
L’altare è stato progettato dall’architetto Antonio Bertola (1647-1719) per accogliere la Sindone, conservata nell’urna centrale dal 1694 al 1993. Originario del Biellese, fu nominato nel 1708 Primo Architetto, qualifica mai attribuita in precedenza. Bertola adatta il monumentale altare alla forma circolare della cappella realizzando così due fronti – uno rivolto verso il Duomo e l’altro verso Palazzo Reale – con al centro la grande urna della Sindone. L’altare fu realizzato in marmi neri, arricchiti da decorazioni e sculture in legno dorato per farlo risplendere nella penombra della parte bassa della cappella. I quattro angeli con i simboli della Passione, sui lati dell’urna, e gli otto putti della parte alta della balaustra, alcuni dei quali portanti i chiodi della croce, furono realizzati tra il 1692 e il 1694 dagli “Intagliatori di S.A.R.” Francesco Borello e Cesare Neurone. I putti, dalle movenze particolarmente eleganti rispetto ad analoghe sculture dell’epoca, sono sopravvissuti all’incendio perché conservati in Sacrestia e saranno ricollocati al loro posto, come i due angeli superstiti. Anche il tabernacolo in argento sbalzato e cesellato, realizzato nel 1790-91 da Carlo Genova detto Lacchetta, e i particolari d’apparato, come le lampade e i candelieri a piramide, torneranno a ornare l’altare della Cappella della Sindone al termine dei lavori di restauro.
Durante le fasi di allestimento del cantiere, dal 9 al 17 marzo 2020, sarà consentito esclusivamente l’affaccio sulla Cappella della Sindone, successivamente sarà possibile accedervi e osservare il procedere dei lavori.
Foto: Daniele Bottallo per i Musei Reali