La policromia delle urne etrusche del Museo di Antichità
La collezione etrusca del Museo di Antichità include diverse decine di urne cinerarie databili tra III e I sec. a.C., acquistate sul mercato antiquario di Chiusi (SI) nella seconda metà dell’Ottocento per conto del direttore Ariodante Fabretti.
Si tratta prevalentemente di urne in terracotta decorate a rilievo sul lato anteriore, il cui coperchio riproduce a tutto tondo la figura del defunto. Più rare le urne in pietra, ricavate da un unico blocco di travertino o alabastro, con coperchio liscio o analogo a quello degli esemplari in terracotta. Un’iscrizione graffita o dipinta, generalmente posta sulla sommità della cassa o sul bordo del coperchio, identifica il defunto.
La presenza di una vivace policromia è tra i caratteri distintivi delle urne chiusine di età ellenistica, che risultano pertanto particolarmente idonee ad approfondire questo specifico aspetto dell’artigianato antico.
Il progetto DE.CO.R.A. (DEtecting COlour Ranges of Afterlife), selezionato nell’ambito del bando E-RIHS – MOLAB 2022 (European Research Infrastructure for Heritage Science – MObile LABoratories), prevede una serie di indagini diagnostiche non invasive sostanzialmente riconducibili a tre obiettivi:
- Ricostruire la paletta cromatica degli artigiani etruschi attraverso l’identificazione della composizione chimica di pigmenti organici e inorganici;
- Recuperare iscrizioni originariamente dipinte e oggi non più leggibili o solo parzialmente visibili, contribuendo in tal modo alla prosopografia delle famiglie chiusine e delle loro reciproche relazioni;
- Mappare la presenza del cd. “blu egizio”, pigmento inorganico utilizzato già in età faraonica e ancora largamente diffuso nel mondo greco-romano.
Il Museo di Antichità ospiterà nel 2023 diverse squadre di ricercatori del CNR-ISPC (Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale) specializzate nell’uso di svariate tecniche di mapping e imaging (macro/micro XRF, UV/IR imaging, Vis induced luminescence, VIS hyperspectral imaging) e di analisi puntuali (XRF, XRD, Raman, UV-Vis-NIR fluorescence, External reflection mid-FTIR).
Attraverso il progetto DE.CO.R.A. i Musei Reali perseguono la duplice finalità di migliorare la conoscenza sulle proprie collezioni e di condividerla con il proprio pubblico attraverso specifiche iniziative (e.g. incontri, pubblicazioni) e appositi interventi sull’esperienza museale (e.g. supporti informativi, multimedia). Un’azione sinergica, condotta nella convinzione che la ricerca sia fonte inesauribile di idee e soluzioni per avvicinare vicendevolmente persone e patrimonio culturale.
Rosario Maria Anzalone
Responsabile DE.CO.R.A.
Gruppo DE.CO.R.A.
Rosario Maria Anzalone – archeologo, Musei Reali
Enrico Benelli – storico dell’antichità, CNR-Istituto di Studi sul Mediterraneo
Cristina Meli – restauratrice, Musei Reali
Elisa Panero – archeologa, Musei Reali
Patrizia Petitti – archeologa, Musei Reali
Tiziana Sandri – restauratrice, Musei Reali