La mostra è aperta dal martedì alla domenica in orario 9-19 (biglietteria 8.30-18). Chiusa il lunedì.

L’esposizione dedicata a Pelagio Palagi, eclettico disegnatore designato Pittore preposto alla decorazione dei Reali Palazzi da Carlo Alberto di Savoia, approfondisce l’attività svolta dall’architetto bolognese a Torino dal 1832. Il Palazzo Reale di Torino è per eccellenza il luogo in cuil’arte di Palagi ha raggiunto la massima espressione: l’architetto riallestì la residenzaper i Savoia, conferendo alla struttura un nuovo e monumentale aspetto, allineato alle nuove esigenze legate alle grandi ambizioni del sovrano e al cerimoniale di corte. Un lavoro che oggi potremmo definire di restyling, eseguito anche grazie anche alla collaborazione di un’équipe di altri artisti: pittori come Francesco Gonin e Carlo Bellosio, scultori e stuccatori del calibro di Giuseppe Gaggini, Francesco Somaini e Diego Marielloni), importanti ebanisti come Gabriele Capello detto il Moncalvo e bronzisti, rappresentati dalle ditte Colla e Odetti, Manfredini e Viscardi.

Fulcro dell’esposizione sono i trentuno fogli  della Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna che dialogano, dove possibile, con opere e arredi a cui si riferiscono.

Il percorso espositivo inizia al secondo piano della Galleria Sabauda,  nello Spazio Scoperte: accanto ai disegni progettuali relativi al Salone delle Guardie Svizzere e ai principali ambienti di rappresentanza, sono allestite alcune opere realizzate per Palazzo Reale, luogo che ancor ale conseva. Nello specifico, il dipinto raffigurante San Michele Arcangelo, modello per una vetrata realizzata nel Castello di Pollenzo, il taboretto scolpito in legno dorato e il ricco candelabro figurato in bronzo dorato provenienti dalla Sala delle Udienze Private, a testimoniare l’attività dell’équipe palagiana. I diversi progetti, accostati uno all’altro, permettono di cogliere le caratteristiche stilistiche di Palagi, fra recuperi classici e rispetto delle preesistenze barocche. Ampio rilievo è dato alla progettazione della neoclassica Sala da Ballo, autentico capolavoro dell’artista, al disegno di un nuovo Scalone d’Onore mai realizzato, agli ambienti e agli arredi dell’Armeria Reale. La mostra prosegue nello spazio adiacente lo Spazio Scoperte, con gli importanti progetti per le sale allestite al Secondo Piano di Palazzo Reale per le nozze di Vittorio Emanuele II avvenute nel 1842. I disegni per la cancellata, realizzata in bronzo nella Piazzetta Reale, e i progetti per i Giardini concludono questa sezione della mostra.

Infine, lungo il percorso di visita del Piano Nobile di Palazzo Reale è possibile seguire un vero itinerario palagiano, con rimandi ai disegni in mostra e visite guidate a cura dell’Associazione Amici di Palazzo Reale dedicate ad ambienti del Secondo Piano, normalmente chiusi al pubblico, dove le suggestive sale del Salotto Blu e del Salotto Rosso furono completamente riallestite dal Palagi. L’esposizione è curata da Giorgio Careddu, Franco Gualano e Lorenza Santa dei Musei Reali, con la collaborazione della prof.ssa Marinella Pigozzi dell’Università degli Studi di Bologna. Alla realizzazione dell’esposizionee del relativo catalogo hanno infatti partecipato l’Università di Bologna con la Scuola di Specializzazione in beni storico artistici che, nell’ambito di un progetto formativo confluito in un tirocinio, ha realizzato un censimento completo del fondo palagiano relativo agli odierni Musei Reali. Il frutto di questa ricerca sarà pubblicato in forma di regesto insieme alle schede scientifiche dei disegni esposti, redatte per l’occasione dagli studenti specializzati.

L’ingresso alla mostra, allestita nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda, è compreso nell’abituale costo del biglietto dei Musei Reali.