Se avessimo una macchina del tempo, scopriremmo che i bambini romani giocavano spesso con le noci. Ma quanti giochi possono essere fatti con un pugno di noci? Numerosi, almeno così ci tramandano le fonti. Le noci in epoca romana erano il simbolo stesso dell’infanzia. Un po’ come le figurine moderne, le noci erano infatti oggetto di accumulo e sfide in partite organizzate con i propri compagni di gioco. “Il tempo delle noci” era un periodo felice e ogni bambino portava con sé il sacchetto delle noci, il suo prezioso tesoro, appeso alla cintura e pronto all’uso per vari giochi. Visibili su bassorilievi o disegnati sui vasi, descritti in poemetti o citati da autori come Plinio o Catullo, questi giochi sono molto semplici e richiedono pochi oggetti e poco spazio. Noi ve ne proponiamo cinque: il gioco del Delta, della Tropa, del Ludus Castellorum, dell’Orca e la Tabula Inclinata, sfidandovi a provarli, allenandovi per partecipare ai futuri appuntamenti di Al museo per gioco, a cui i Musei Reali vi invitano sin d’ora. Buon divertimento!
Delta – Tropa – Ludus castellorum – Orca – Tabula inclinata