Nei Giardini Reali è in corso l’esecuzione dell’intervento di restauro e valorizzazione della porzione di Levante con fondi PNRR. Il progetto, in questa fase, si sta concentrando sulla messa in sicurezza della componente arborea, il cui studio sullo stato di salute generale è stato condotto da un professionista agronomo, e assunte le previste autorizzazioni della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Torino e della Città di Torino, Dipartimento Grandi Opere, Infrastrutture e Mobilità – Divisione Verde e Parchi, Unità Operativa Alberate.
Il monitoraggio periodico ha evidenziato infatti condizioni critiche su diversi esemplari, già riscontrate nell’analisi del degrado propedeutica al progetto di restauro. La Direzione dei Musei Reali è chiamata a rispondere della sicurezza delle persone che usufruiscono dei Giardini e della possibilità non remota che patologie riscontrate in alcuni alberi possano intaccare altri elementi della cortina storica dei parterres di Levante. Per quanto attiene alla sicurezza, il monitoraggio compiuto dai professionisti specializzati ha riscontrato in alcuni esemplari una notevole riduzione della stabilità meccanica, imponendo l’attribuzione alla massima categoria di pericolosità, come nel caso del grosso tiglio abbattuto venerdì 2 febbraio scorso.
Per completare la messa in sicurezza sarà necessario procedere con l’abbattimento di altri esemplari in condizioni critiche, nello specifico 1 acero, 2 ippocastani, 1 carpino e 6 platani. Rispetto alle condizioni vegetative, le analisi hanno evidenziato un peggioramento di molti alberi, anche di età non avanzata, disposti lungo i Bastioni. In particolare, su 6 platani i sintomi di perdita di vitalità o deperimento sono così marcati da poterli ritenere irreversibili; inoltre, su uno di essi si sospetta un’infezione importante da ceratocystis fimbriata (cancro colorato), a rischio di diffusione sugli elementi sani circostanti, che sarà prossimamente oggetto di verifica da parte del Settore Fitosanitario della Regione Piemonte.
Questo periodo dell’anno è indicato per procedere con i necessari abbattimenti, durante la pausa vegetativa e, come previsto nel progetto generale su richiamato, a compensazione di ogni esemplare abbattuto, è prevista la messa a dimora di esemplari arborei della stessa famiglia, di buona dimensione e robustezza.