A conclusione di un progetto partecipato condotto nel 2021 con il personale interno ed esperti linguisti, i Musei Reali adottano le Linee guida per una comunicazione rispettosa delle differenze di genere al museo.

Le Linee guida, in accordo con il Piano di Uguaglianza di Genere del Ministero della Cultura, si offrono come strumento di riferimento per la redazione di testi scientifici, amministrativi e divulgativi, nell’ottica dello sviluppo sostenibile della comunità e del miglioramento del servizio pubblico.

I Musei Reali e l’Obiettivo n.5 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

L’obiettivo della parità di genere non è solo un dovere a cui i musei sono chiamati in quanto istituzione pubblica, ma è anche e soprattutto una prospettiva strategica che deve essere integrata con tutti gli ambiti di attività dell’ente: dall’organizzazione interna alla proposta culturale pubblica.

Molti studi recenti hanno messo in luce quanto il linguaggio che utilizziamo influisca in modo fondamentale sulla percezione della realtà, anche nell’ottica paritaria.

Nel museo questo è un tema cruciale: si tratta infatti di uno dei luoghi in cui oggi si legge e si scrive di più per il pubblico, e dove la popolazione adulta si confronta maggiormente con contenuti di tipo culturale. Questo potere di enunciazione implica grandi responsabilità, come sottolinea la recente definizione dell’International Council of Museums: ”accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze”.

Il linguaggio del museo (scritto, parlato, recitato) costituisce il portale della diffusione della conoscenza e al tempo stesso fornisce le sue chiavi di lettura, mettendo insieme così cultura, accesso e democrazia. La scelta delle parole deve quindi favorire nelle persone quello stato di empatia e benessere che è fattore abilitante per instaurare il rapporto di fiducia e per godere dell’esperienza del racconto.

Le Linee guida

Su queste coordinate è nato nel 2021 il progetto delle Linee guida per una comunicazione rispettosa delle differenze di genere al museo: un programma di formazione interna teso a superare in modo condiviso le discriminazioni linguistiche, individuando gli strumenti per analizzare e migliorare la relazione con il pubblico e per fare sì che le persone possano sentirsi correttamente rappresentate dall’istituzione.

Sotto il coordinamento di Filippo Masino, curatore dei Musei Reali, e il tutoraggio di Manuela Manera, linguista e docente del CIRSDE (Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere) dell’Università degli Studi di Torino, nel seminario aperto a tutto il personale è stato contestualizzato il tema, “ripassate” le regole base per i femminili nella lingua italiana, commentata la letteratura di settore, e infine confrontati regolamenti e linee guida già messi a punto negli ultimi anni da ministeri, enti locali e università.

Le attività laboratoriali hanno coinvolto un gruppo di partecipanti di diversa provenienza: dal personale tecnico scientifico ai servizi di accoglienza, dagli uffici amministrativi al laboratorio di restauro; insieme è stato esaminato da diversi punti di vista un ricco corpus di testi del museo, interrogandosi su criticità, limiti e strategie di revisione.

L’esito finale è rappresentato dalle Linee guida, che riguardano sia atti amministrativi (denominazione dei ruoli, redazione di incarichi, lettere, circolari, etc.), sia la comunicazione scientifica e divulgativa (sito web, newsletter, social media, testi in mostra…).

Il volumetto, liberamente scaricabile, è composto da due contributi iniziali dedicati al ruolo dei Musei per la parità di genere e al dibattito in corso sul linguaggio inclusivo, fornendo esempi tratti da recenti esperienze nazionali e internazionali; seguono la trattazione delle principali strategie linguistiche applicabili e un Repertorio di esempi e buone pratiche per il l linguaggio Amministrativo e la comunicazione Istituzionale; infine, un Glossario di genere utile in caso “manchino le parole”. La pubblicazione si chiude con una breve appendice che riporta i pensieri di chi ha partecipato alla redazione e al seminario.

Uno strumento snello e operativo, che viene messo a disposizione di chi lavora in museo e di chiunque sia interessato a superare i dubbi e le confusioni che sono propri di un argomento così sentitamente attuale.

Avere una visione di futuro è elemento fondamentale del fare cultura – dichiara Enrica Pagella, direttrice dei Musei Reali – infatti, come ci ha ricordato il Capo dello Stato nel suo recente discorso di chiusura dell’anno, per contribuire allo sviluppo sostenibile dobbiamo imparare a leggere il presente con gli occhi di domani. Questo progetto, primo in Italia nel settore museale, grazie al personale particolarmente motivato e alla appassionante tutor ha innescato fin dai primi incontri alcune piccole rivoluzioni nella nostra comunicazione, che grazie alle Linee guida si potranno tradurre in una sempre maggiore qualità del servizio per la nostra comunità e per le prossime generazioni.

La lingua italiana è la nostra casa, uno spazio abitato che accoglie le persone – aggiunge Filippo Masino, curatore dei Musei Reali e ideatore del progetto – Così come facciamo abitualmente con i movimenti artistici e le epoche storiche, è quindi un nostro dovere utilizzarla al meglio anche per rappresentare le donne e gli uomini in modo corretto, realistico e rispettoso, riconoscendo a ogni individuo la propria specificità e i propri bisogni. Attraverso questo progetto abbiamo voluto dotare il museo di uno strumento in più per rimuovere quegli ostacoli invisibili che frenano il pieno sviluppo della comunità, andando incontro al nostro pubblico che si fa ogni giorno più ampio e più esigente.

 

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