Quest’anno nella dichiarazione dei redditi scegli di sostenere la cultura: dona il tuo 5×1000 ai Musei Reali inserendo il codice fiscale 97792420016
Il progetto
Vi diamo il benvenuto nei Giardini Reali, l’area verde di straordinario valore monumentale e ambientale inclusa nel complesso dei Musei Reali. Con una superficie di circa sette ettari, i giardini si estendono entro un perimetro irregolare delimitato a nord e a est dai bastioni delle antiche mura cittadine, a sud e ovest dal Palazzo Reale e dagli edifici annessi alla reggia dei Savoia. Considerato dalla dinastia come parte integrante della residenza, luogo in cui si realizza il dialogo tra arte e natura, il giardino esprime nella sua fisionomia le ambizioni dei sovrani e rispecchia i diversi orientamenti del gusto che via via si affermavano nelle corti europee. Nell’area delimitata dai bastioni si distinguono diversi settori: il Giardino Ducale con il Bastion Verde, il Boschetto, il Giardino di Levante e i Giardini della Cavallerizza. A questi si aggiungono i Giardini Bassi, posti ai piedi della cinta muraria, dove sorge l’edificio un tempo utilizzato come Serra Reale, poi divenuto sede museale.
Oggi i Giardini Reali sono uno spazio verde liberamente aperto a cittadini e turisti, e luogo d’incontro e di socialità. La loro rilevanza storica e la loro piena accessibilità li rendono una delle aree verdi più importanti della città, nonché un elemento fondante dell’identità dei Musei Reali. Per completare l’intervento sulle aree più visitate dal pubblico, restano da realizzare alcuni lavori di fondamentale importanza, quali il restauro dell’antico Bastione cinquecentesco posto sul ciglio Nord Est delle mura, denominato Bastion Verde. I Musei Reali intendono rifunzionalizzare questo spazio, per renderlo un centro di informazione che illustri gli aspetti storici e ambientali che legano le architetture dei Musei Reali ai suoi Giardini. Si intende inoltre trasformare il piccolo edificio in sede specializzata per convegni e incontri legati al tema dei giardini storici, luogo di laboratori didattici per famiglie e scolaresche, spazio per eventi sia culturali sia ludici, ma anche sede per la vendita al dettaglio di semi e piantine, un piccolo bookshop dedicato al tema dei giardini e punto di ristoro nel cuore del parco.
Un po’ di storia
L’edificio, oggi conosciuto come Bastion Verde, ma anche come Casino o Garittone, fu progettato da Ascanio Vitozzi nel 1584 sulla punta del baluardo allora detto degli Angeli o di San Lorenzo. Posto come punto di belvedere rivolto al paesaggio oltre le mura, grazie a una loggia panoramica che si apriva sulla campagna circostante, questo piccolo edificio svolse sin dai tempi della sua costruzione una funzione a metà strada l’architettura civile e quella militare. Ritenuto uno dei luoghi più peculiari della residenza torinese, il Bastion Verde è stato definito dal pittore Federico Zuccari come luogo privilegiato da cui poter godere della «singolarissima e gratiosissima vista che in vero non so se altra più bella, più larga e longa varia trovare si possa; né altro che un golfo di mare gli manca, che anco questo par che vi sia nella lontananza della pianura senza termine di vista verso levante e Milano».
Negli anni Sessanta del Seicento il casino fu rinnovato sia nella struttura sia nelle decorazioni pittoriche, che imitavano pergolati e balaustrate su pareti tinte di verde. Su una delle volte era riprodotto uno squarcio di cielo con la ninfa Clori e nove amorini, ciascuno con un oggetto e un motto in diverse lingue relativo al colore verde, su un’altra era rappresentata la ninfa Dori, figlia di Oceano e Teti, vestita dello stesso colore verde, seguita da un corteo di Nereidi. Nel 1673, in concomitanza con l’ampliamento della cinta muraria, vennero effettuate delle importanti modifiche che portarono a una diversa angolazione delle facciate del baluardo. Si racconta che il luogo era molto amato da Francesca di Valois, cugina del Re Sole e prima moglie di Carlo Emanuele II, purtroppo deceduta prematuramente nel 1664. Sembra che la duchessa fosse amante del verde e un giorno, in omaggio al colore prediletto dalla moglie, il duca fece tinteggiare il padiglione e lo ricoprì di edera, donando così all’edificio il nome di Bastion Verde, con cui ancora oggi viene chiamato.
Nel 1745 l’edificio fu raffigurato nel dipinto Veduta di Torino dal lato del giardino reale di Bernardo Bellotto, oggi esposto al secondo piano della Galleria Sabauda, nel quale sono visibili dei tamponamenti in legno tra gli elementi del colonnato, a quel tempo ancora aperto verso la campagna circostante. Dopo essere stato sottoposto ad alcuni interventi restauro nella seconda metà dell’Ottocento, per molti anni il Bastion Verde è stato adibito a deposito di attrezzi da giardinaggio utilizzati per la manutenzione dei Giardini Reali.
Oggi i Musei Reali, memori della tradizione, intendono restituire piena dignità a questo importante luogo dei giardini, intervenendo con un restauro conservativo che consenta la piena accessibilità dell’edificio. Grazie ad un finanziamento ottenuto tramite ArtBonus è già in corso il progetto per il recupero e la rifunzionalizzazione del Bastion Verde, per renderlo un luogo di incontro aperto alla cittadinanza: approfondimenti sul tema dei giardini storici, laboratori didattici, eventi privati, vendita al dettaglio di semi e piantine, un piccolo bookshop e un fresco punto ristoro.
IL PROGETTO DI RESTAURO E ACCESSIBILITÀ
Per quanto riguarda il restauro si prevede la revisione interna dei pavimenti in mosaico alla veneziana, la pulitura delle chiambrane e dei cornicioni lignei, la pulitura delle edicole e delle paraste, il consolidamento delle lesioni delle pareti e il restauro degli intonaci, la revisione della distribuzione degli impianti, il restauro delle volte e la sostituzione dei serramenti in legno. All’esterno, invece, si procederà con la pulitura e il restauro del balconcino in graniglia, il trattamento delle ringhiere in ferro, la pulitura e stuccatura dei gradini delle scale, l’eliminazione di tutte le vecchie integrazioni in cemento, la ricostruzione della zoccolatura, la pulitura dei gradini della scala in pietra di Luserna, il descialbo degli intonaci delle incorniciature, la ritinteggiatura, il consolidamento del tetto, danneggiato da bruciature legate probabilmente a un fulmine, e il restauro del segnavento in ferro. Verranno inoltre eliminate le barriere architettoniche grazie alla costruzione di una rampa esterna. I locali interni saranno dotati di impianti audio-video per proiezioni e saranno inseriti degli arredi quali tavoli da convegno, sedie o poltroncine, scaffali, contenitori e pannelli espositivi.
Grazie ad un finanziamento ArtBonus i Musei Reali hanno a disposizione una consistente somma che sosterrà buona parte del progetto di restauro e rifunzionalizzazione del Bastion Verde, al quale saranno aggiunti altri 48.000 euro provenienti dal bando Restauri cantieri diffusi erogato dalla Fondazione CRT. Questi finanziamenti permettono la realizzazione dei soli restauri esterni del Garittone, escludendo però buona parte degli interventi previsti all’interno, in particolare modo il superamento delle barriere architettoniche. A tal fine i Musei Reali hanno bisogno di ulteriori 250.000 euro. Affinché i Giardini Reali continuino ad essere uno spazio verde gratuitamente aperto a cittadini e turisti, spazio di socialità, scoperta e accessibilità, è necessario ricercare il sostegno di più persone, tutte accomunate dall’amore per l’arte e la natura. Con il tuo 5×1000 potrai essere parte di questo cambiamento e contribuirai a restituire un nuovo spazio alla città.
Quest’anno nella dichiarazione dei redditi scegli di sostenere la cultura: dona il tuo 5×1000 ai Musei Reali inserendo il codice fiscale 97792420016. Chiedi maggiori informazioni al tuo commercialista.