Dal 22 settembre 2023, la linea meridiana torna visibile nel Salone delle Guardie Svizzere di Palazzo Reale.

In occasione dell’equinozio d’autunno, i Musei Reali presentano un nuovo straordinario intervento di recupero nell’ambito dei lavori di restauro e manutenzione a Palazzo Reale. Dopo i dipinti del fregio e le sovrapporte della Sala degli Staffieri nell’Appartamento di Rappresentanza, il monumento equestre di Vittorio Amedeo I nello Scalone d’Onore, l’attenzione si è concentrata su un manufatto eccezionale, poco noto e da riscoprire: la linea meridiana nel Salone delle Guardie Svizzere.

Nel grande e imponente ambiente, i Savoia commissionarono una linea meridiana orizzontale, lunga circa dodici metri, collocata in diagonale sul pavimento. Attraverso un foro praticato nella parte superiore della parete sud, accanto alla finestra centrale, un tempo i raggi del sole proiettavano la luce sulla linea “in meridie”, ossia al mezzogiorno locale. La suggestiva immagine luminosa, visibile a terra, fa rientrare l’opera nella tipologia denominata “a camera oscura”, differenziandosi dalle meridiane verticali, funzionanti con l’ombra proiettata da uno gnomone. Risultato di complessi calcoli matematici e astronomici, il raro strumento di Palazzo Reale può essere datato alla seconda metà del Seicento. Due secoli dopo, in data da precisare ma sicuramente dopo la metà dell’Ottocento, lo strumento solare venne distrutto, non essendo più ritenuto d’interesse o perché molto deteriorato. Negli anni, invece, è sopravvissuto il foro, seppure modificato nelle sue dimensioni in modo incongruo, fino all’attuale riscoperta, al recente studio e alla sua parziale ricostruzione.

La riproduzione temporanea, collocata per la prima volta sul pavimento del Salone dal 22 al 24 settembre 2023, è il risultato dei calcoli scientifici e del rilievo laser scanner elaborati dall’architetto Fabio Garnero di Solaria Opere S.a.S. e da Mauro Luca De Bernardi, già docente del Politecnico di Torino, con la collaborazione di Marco Roggero dello stesso Istituto. La linea è realizzata con una stampa su Dibond e può essere considerata un vero gioiello, completa di datario, mesi, giorni e segni zodiacali. I disegni dello zodiaco sono tratti da una tavola miniata contenuta in un Portolano, manoscritto cinquecentesco conservato alla Biblioteca Reale, già appartenuto alla famiglia Martinengo di Brescia e poi al primo re d’Italia Vittorio Emanuele II.

A partire dal 22 settembre, i visitatori dei Musei Reali potranno assistere ad ogni solstizio ed equinozio all’affascinante viaggio del sole all’interno della prima reggia italiana dei Savoia. Per la diversa angolazione assunta dai raggi solari durante l’anno, l’immagine proiettata si sposterà con il trascorrere dei mesi, partendo dalle finestre durante il solstizio estivo per giungere quasi in prossimità del grande dipinto di Palma il Giovane, raffigurante La Battaglia di San Quintino, in occasione del solstizio invernale.

Le ricerche storiche, attualmente in corso e condotte da Lorenza Santa, curatrice delle collezioni di Palazzo Reale, Esteve Dutto (Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, tesi di laurea magistrale, relatori Monica Naretto, Paolo Cornaglia, Monica Volinia, Marina Feroggio e Lorenza Santa), Fabio Garnero e Mauro Luca De Bernardi con Claudio Di Lascio (bibliotecario, già funzionario della Direzione Regionale per i Beni Culturali), saranno a breve oggetto di una pubblicazione scientifica.