La natura entra con forza nelle sale del Palazzo Reale attraverso le decorazioni in stucco o legno dorato che riproducono fiori, foglie, racemi vegetali, frutti e incorniciano volte e soffitti. La presenza di questi elementi decorativi assume significati simbolici nei grandi dipinti delle sale di rappresentanza del primo piano nobile: l’ulivo nella tela di Jan Miel che raffigura il Trionfo della Pace, nella Sala del Trono; le spighe lungo la ringhiera Scala delle Forbici di Filippo Juvarra, ad augurare abbondanza e prosperità al regno, o ad accompagnare la figura di Cerere, antica divinità italica; l’alloro, che cinge il capo agli eroi o fa da sfondo alle figure di Apollo e Dafne; infine la vite, che evoca la stagione dell’autunno e il giglio, emblema dei re di Francia.
Largo spazio è lasciato alla fauna, così nel soffitto della Galleria del Daniel dove, tra una moltitudine di personaggi allegorici, il pittore Seiter raffigurò un
La natura è ricreata anche attraverso la presenza di divinità classiche come Diana, la dea della caccia accompagnata da cervi, o Venere, associata alla spuma del mare e alla conchiglia che le diede la nascita, oppure nella raffigurazione dei Quattro Elementi: Flora per la Terra, Eolo per l’Aria, Vulcano con l’elemento del Fuoco, e Nettuno, attorniato da coralli e specie marine.
Un affascinate e disparato repertorio naturalistico compare nei dipinti seicenteschi dedicati al tema della natura morta, genere che trovò larga diffusione in Italia e soprattutto nelle Fiandre.
La Galleria Sabauda conserva un prezioso nucleo di queste opere, in gran parte provenienti dalle collezioni del Principe Eugenio di Savoia – Soissons. Dipinte ad olio su tela o tavola, raffigurano ortaggi, frutta e molte varietà botaniche: dal tulipano al fiore di viburno, dall’iris alla rosa, senza tralasciare i fiori di campo come il fiordaliso, la margherita pratolina e il narciso. Osservandole con più attenzione, è facile scorgere insetti, farfalle, chiocciole, lucertole e altri piccoli animali.
In maniera altrettanto ricca sono animati i grandi vasi orientali, spesso sormontati dalla figura protettiva del cane o leone di Fo e ornati da peonie, crisantemi, fiori di ciliegio o di pruno selvatico, lepri, carpe e daini. La stessa profusione di elementi naturali si può osservare in ogni settore delle collezioni conservate ai Musei Reali, dalle porcellane per la tavola alle armi e, risalendo indietro nel tempo, nei reperti del Museo di Antichità rinvenuti in Piemonte.