L’edizione si propone come primo caso di un progetto relativo alla creazione di edizioni digitali di manoscritti e documenti custoditi in enti pubblici e privati nazionali con l’obiettivo di migliorarne la fruzione e l’accessibilità.
Il ms. Varia 75 è un prezioso manoscritto riccamente decorato, scritto nel 1467 da Ludovico Sforza per i suoi genitori per dimostrare loro il livello raggiunto negli studi con il suo maestro. Le ricche decorazioni ad opera dei miniatori di corte sono state uno degli elementi che hanno fatto ricadere la scelta su questo manoscritto: si è pensato, infatti, che potesse risultare più attrattivo a scopo divulgativo per un pubblico più ampio.
In una prima fase del lavoro, l’ approccio prediletto è stato quello prettamente filologico. Una volta ricevuti i facsimili digitali da parte della biblioteca, il testo è stato trascritto ed emendato: il software EVT (http://evt.labcd.unipi.it/), infatti, permette una duplice possibilità di visualizzazione del testo trascritto, quella diplomatica e quella interpretativa. Successivamente, il testo è stato tradotto.
In una seconda fase del lavoro, il testo e la traduzione sono stati codificati in formato XML/TEI, marcando antroponimi e toponimi per creare due differenti liste di named entity che riportano per ogni voce le relative occorrenze nel testo: per ogni antroponimo è stato inserito un collegamento ipertestuale al dizionario biografico della Treccani mentre i toponimi sono visualizzabili su mappa infratesto. I metadati descrittivi del manoscritto sono stati marcati in modo da poter essere visualizzati nella sezione “MS Desc” di EVT. La traduzione è visualizzabile nell’omonima sezione.