Sotto Natale un nuovo arrivo arricchisce le collezioni dei Musei Reali. Si tratta di un Trittico di medaglie della antica zecca di Torino. Le tre medaglie, di piccolo diametro (cm 1,8) e forgiate in oro, argento e bronzo, sono in ottimo stato di conservazione e furono prodotte come emissione celebrativa per la visita ufficiale del re di Sardegna, Vittorio Emanuele I di Savoia (1802-1821), alla zecca di Torino il 2 ottobre 1816.

Tutti gli esemplari recano sul diritto il ritratto del re, con la firma dell’incisore A(medeo) Lavy (1777-1864), discendente di un’importante famiglia che per generazioni detenne il ruolo di incisori ufficiali della zecca, mentre sul rovescio si legge la semplice legenda “VISITA /LA SVA ZECCA / DI TORINO / OGGI 2. OTT. / 1816”.

Le cronache del tempo riportano: “S.M. si degnò di recarsi alla Zecca [dal 1677 attigua all’area della Cavallerizza Ducale nell’attuale via Verdi], e di visitare minuziosamente tutte le parti di questo magnifico edifìzio non che gli ordegni, e gli artìfizii posti in opera per la monetazione. S. M. venne ricevuta ed accompagnata durante questa visita dall’Amministratore in capo delle R. Zecche, conte Villa [= Filippo Villa di Montpascal (1786-1856)], e da tutti gli impiegati della zecca di Torino. Per celebrare questo insigne favore della bontà sovrana, venne coniata sotto gli occhi di S. M. una medaglia (…). La medaglia è opera del sig. Amedeo Lavy, incisore della R. Zecca [dal 1789], e si distìngue come tutte le altre di questo valente artista pel prezioso finito del lavoro, e per la rassomiglianza della testa. La leggenda e l’iscrizione (…) escono dalla penna del signor Barone Vernazza di Freney, membro della Reale Accademia delle Scienze [= Giuseppe Vernazza di Freney (1745-1822), vicesegretario dell’Accademia]. S.M. si degnò di accettarne alcune in oro e in argento, che le vennero presentate dagli Amministratori, e parecchie pure in argento ed in bronzo furono distribuite alle persone del seguito di S.M.., ed agli astanti” (Gazzetta Piemontese, n. 119, 3 ottobre 1816, p. 534).

Queste medaglie furono quindi prodotte e immediatamente distribuite in quella giornata alle personalità presenti in occasione della visita alla zecca, ma, mentre di quelle in argento e bronzo furono coniati più esemplari, quelle in oro vennero al contrario riservate al sovrano. Per tale motivo questi ultimi esemplari dovevano appartenere ad una tiratura limitata: sono infatti rarissime e non risultavano, fino ad oggi, presenti nelle principali collezioni pubbliche italiane.

Le tre medaglie sono state acquistate dalla Direzione Generale ABAP per la collezione del Medagliere Reale, grazie all’attività dell’Ufficio Esportazione della SABAP-TO.