Bando Restauri e Cantieri Diffusi _ Fondazione CRT 2021

I Musei Reali lavorano quotidianamente alla valorizzazione del patrimonio che custodiscono, al fine di rendere i propri spazi e le collezioni sempre più coinvolgenti e accessibili. In quest’ottica, è stato sviluppato l’ambizioso e necessario piano di trasferimento del deposito dell’Armeria Reale.

Attualmente il materiale non esposto dell’Armeria Reale si trova in ambienti sotterranei, angusti e alquanto umidi, dislocati al di sotto del percorso di visita dell’Armeria e ritenuti poco adatti a contenere uno spazio di deposito. Infatti i valori microclimatici, non sempre in linea con gli standard museali, stanno causando diverse problematiche ai metalli, ai cuoi e ai tessuti di armi e armature. Oltretutto, negli attuali locali la maggior parte delle opere (oltre 4.000 pezzi, per lo più inediti), per mancanza di spazio, risulta affastellata nei ripiani di vecchie scaffalature, donde ne consegue la criticità di consultazione e reperibilità.

Per rimediare alla situazione vigente e garantire un’adeguata accessibilità del patrimonio, nonché un corretto luogo di conservazione e studio del medesimo, è stato individuato un ampio locale ubicato al quinto e ultimo piano della Torre Ormea di Palazzo Reale, già in uso come deposito di arredi mobili. Si tratta di un ambiente di 111 metri quadri, nel quale i rilevamenti effettuati nel corso degli ultimi dodici mesi hanno accertato valori di temperatura e umidità idonei alla corretta conservazione dei materiali di cui sono composte le armi.

Partendo dall’ingombro delle opere è stato redatto un prospetto preliminare per la disposizione degli arredi nei locali della Torre Ormea, tra cui nuove scaffalature, cassettiere, rastrelliere, tavoli per la consultazione e strumenti per l’archiviazione, grazie a cui allestire le opere in modo organico, rendendole fruibili e accessibili.

L’obiettivo è quello di creare uno spazio accessibile al pubblico, dove sia possibile coniugare l’esigenza di messa in sicurezza dei beni con quella di una loro fruibilità trasversale, sia per il visitatore generico sia per la comunità scientifica.

Nella stanza attigua al futuro deposito (64 mq circa) è inoltre già presente lo sbarco dell’ascensore, la cui installazione e il cui collaudo fanno parte del grande progetto di trasferimento dei depositi dell’Armeria Reale, progetto per il quale i Musei Reali hanno già reperito e stanziato le importanti risorse finanziarie necessarie alla sua piena esecuzione.

Il completamento dell’ascensore che attraverserà l’intera verticale della Torre Ormea consentirà l’accesso ai nuovi depositi a partire dal piano nobile di Palazzo Reale.

La realizzazione del nuovo deposito prevede, tra i suoi principali obiettivi, anche il restauro di un nutrito numero di opere che versano in condizioni conservative problematiche e sulle quali, in vista della loro movimentazione, è necessario operare con urgenza e puntualità.  Approfittando delle operazioni di adeguamento strutturale degli ambienti preposti ad ospitare le collezioni non esposte dell’Armeria e della movimentazione delle stesse, è fondamentale intervenire su un gruppo di oggetti di particolare pregio e nello stesso tempo rappresentativi delle intere collezioni, affinché questi possano essere adeguatamente preservati e valorizzati.  I lavori di trasferimento dai locali ipogei rappresentano l’occasione più adatta a compiere un’operazione organica di riorganizzazione e recupero delle armi antiche.

Il restauro si avvarrà anche dell’apporto di professionisti esterni specializzati nell’intervento su manufatti non realizzati esclusivamente in metallo ma in altri materiali, come cuoio e tessuto, ugualmente presenti nelle armi e bisognosi di cure.

Coerentemente con le linee guida del piano strategico dei Musei Reali per il triennio 2021-2024, nel quale è espressa l’intenzione dell’Ente di coinvolgere nuove figure nello svolgimento dei diversi progetti, verranno chiamati dall’esterno soprattutto giovani studiosi e laureati provenienti dal campo del restauro e specializzati nell’intervento sulle armi. Il loro contributo rappresenterà non solo un’opportunità di rilievo per il percorso di crescita professionale, ma sarà anche indispensabile ai fini della piena realizzazione del progetto di trasferimento del deposito dell’Armeria.

Valorizzazione e accessibilità del patrimonio

L’Armeria Reale di Torino, inaugurata nel 1837 per volontà di re Carlo Alberto, fu creata non solamente per celebrare le glorie militari dei Savoia ma anche con l’intento di mettere a disposizione del pubblico e degli studiosi la ricca collezione di armi custodita dalla dinastia regnante. Dunque sin dalla sua fondazione il Museo ha in sé la vocazione strettamente legata alla fruizione pubblica del suo patrimonio. Le operazioni di trasferimento dei depositi dell’Armeria Reale rappresentano una fase necessaria per il rinnovo dell’offerta culturale riferita alle armi antiche, in continuità con l’intento del suo illustre fondatore. La movimentazione delle opere e l’intervento strutturale sui nuovi depositi infatti consentiranno non solo l’allontanamento di questa parte del patrimonio da ambienti sotterranei, poco adatti alla sua conservazione, ma permetteranno anche di renderlo finalmente accessibile a target di pubblico differenti.

La scelta della Torre Ormea si inserisce inoltre nella visione dei Musei Reali di ampliare il numero degli spazi fruibili, valorizzando il pregio dell’edificio e le sue diverse possibilità di sfruttamento. I futuri depositi dell’Armeria Reali costituiranno sia un luogo adatto alla conservazione del patrimonio del museo sia uno spazio architettonico da riscoprire di per sè. Infatti, oltre ai preziosi elementi d’epoca tra cui il pavimento in cotto e il soffitto a cassettoni già restaurati, dal quinto piano della Torra Ormea è possibile godere di un affaccio unico sulla Cappella della Sindone, e di uno scorcio prospettico sul versante di Levante e su Piazza Castello.

Proprio in questa direzione si sono mossi gli architetti e i curatori dei Musei Reali, affinché venga portato a compimento un grande progetto di apertura di ambienti chiusi e non visitabili perché poco o affatto accessibili.

Terminati i lavori di restauro delle opere e completato il loro allestimento all’interno delle nuove scaffalature, cassettiere e armadiature, verranno predisposti degli appositi tavoli da consultazione nel vano di sbarco dell’ascensore al quinto piano della Torre Ormea, dove lo spazio a disposizione permetterà di lavorare in sicurezza e avvalendosi della strumentazione più adeguata.

I nuovi ambienti saranno così utilizzati dallo staff dei Musei Reali per portare avanti in un contesto conforme agli standard ministeriali di conservazione le operazioni di manutenzione e catalogazione delle armi. Accanto alle attività abituali, sarà finalmente possibile mettere a disposizione di studiosi, appassionati e visitatori questi nuovi ambienti, nonché delle scuole.

Attraverso laboratori, visite e conferenze, potranno essere coinvolte le classi delle scuole primarie, al fine di compiere una sensibilizzazione sin dall’infanzia intorno al tema della cura del patrimonio culturale; le classi dei licei della città, già attive tra i progetti dei Musei Reali con le attività di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento); e ancora le studentesse e gli studenti universitari di diversa provenienza, affinché i depositi e il loro contenuto siano strumento e occasione per il confronto interdisciplinare intorno ai temi dell’arte.

Il pubblico generico, inoltre, sarà invitato a svolgere visite speciali in compagnia delle restauratrici e dei curatori durante eventi appositamente programmati e promossi attraverso i canali di comunicazione dei Musei Reali. La visita speciale del pubblico ai depositi rappresenta una forma di accessibilità del patrimonio che verrà debitamente sottolineata nella sua importanza in qualità di espressione del benessere culturale tanto del museo quanto della città intera, nonché momento prezioso di inclusione sociale. Il pubblico generico dovrà essere debitamente informato e reso consapevole a riguardo del tema dei depositi, e potrà anche essere coinvolto in specifiche attività di fundraising che garantiscano la continuità della manutenzione delle opere e l’arricchimento delle possibilità di visita al patrimonio sommerso dei Musei Reali.  Infine è intenzione del museo sviluppare delle progettualità di inclusione e sostentamento economico in condivisione con specifiche associazioni del terzo settore che già collaborano, o hanno afferenza, con la mission statutaria dell’Ente. In particolare, verranno coinvolte l’Associazione Amici dei Musei Reali di Torino, il Touring Club Italiano e il FAI già coinvolti in passato e tuttora attivi in iniziative di carattere culturale legate alla valorizzazione del patrimonio dei Musei Reali.